PAURE

Viviamo perseguitati da un più o meno sottile senso di paura, che ci impedisce di esporci, di vivere pienamente assumendoci tutti i rischi che questo comporta.

Vorremmo una vita piena ed emozionante, ma poi ristagniamo nell’immobilità, per il timore di rompere gli equilibri a cui siamo abituati, e di trovarci ad affrontare situazioni impegnative, che ci costringono ad uscire dalla zona di comfort. Anteponiamo la sicurezza del conosciuto, di ciò che sappiamo e possiamo tenere sotto controllo, a ciò che desideriamo col cuore. Ma senza spingerci fuori da questa area sicura non possiamo trovare la vera vita: dobbiamo ritrovare il coraggio di seguire i nostri sogni, il coraggio di essere autentici.

E per far questo dobbiamo lavorare sulle nostre paure, in modo che non abbiano più il potere di portarci via la vita che vorremmo. Il Coaching Integrale® ci accompagna a liberarci delle paure, ritrovando il coraggio di fare scelte più sane e costruttive, e di vivere in modo più pieno e realizzato.

PAURA DI NON ESSERE ABBASTANZA

La paura di non essere abbastanza investe diversi ambiti della nostra vita: Non sono abbastanza cosa? La lista è ampia, e varia da persona a persona, ma la costante resta il “non abbastanza”: ‘non sono abbastanza colto’, ‘non sono abbastanza simpatico’, ‘non sono abbastanza bella o magra’, ‘non sono abbastanza intelligente’, ‘non sono abbastanza sveglio e pronto’, ‘non sono abbastanza bravo’, ‘non sono abbastanza sicuro di me’, ‘non sono abbastanza spigliato’ e così via, fino ad abbracciare la maggior parte degli aggettivi del nostro vocabolario.

In realtà questo 'film' è solo nella nostra mente e nasce proprio dalla falsa credenza che dovremmo essere ‘diversi’ e 'migliori'. La sfida sta proprio nell'abbandonare questa convinzione in favore della consapevolezza che siamo abbastanza così come siamo, che non dobbiamo né mascherarci, né atteggiarci in modo diverso.

Siamo quel che siamo e questo è abbastanza. Le persone con una buona autostima non sono migliori, semplicemente sanno di essere abbastanza. Questa è l'unica differenza. Solo quando ci sentiremo abbastanza potremo lasciar cadere la maschera e ritrovare la gioia di essere noi stessi.

PAURA DI FALLIRE

La paura di fallire, di non essere all’altezza, di non farcela, in molti di noi vive noncurante delle nostre effettive capacità e dei nostri successi. Non importa come realmente siamo, o quello che abbiamo dimostrato nella vita: questa paura mina alla base le nostre fondamenta e corrode la nostra autostima.

Di fronte a una nuova prova, i fantasmi delle nostre paure alterano la nostra percezione e ci portano via la capacità di vedere le cose con obiettività, impedendoci di avere fiducia in noi e nelle nostre capacità. La paura di fallire è altamente invalidante perché ci porta a indietreggiare di fronte alle sfide o a viverle con grande ansia. Per questo dobbiamo riconoscerla e liberarcene.

PAURA DI ESSERE INADEGUATI

La paura di essere inadeguati nasce fondamentalmente dall’erronea convinzione di dover dominare sempre ogni situazione nel migliore dei modi. Ma questo non è vero. Come ogni essere umano, padroneggiamo meglio certe situazioni e meno bene altre: questo non significa non essere all’altezza.

Il nostro ideale di perfezione, tuttavia, ci racconta che dovremmo fare sempre la cosa giusta nel momento giusto, comprendendo al volo ogni situazione ed avendo il comportamento più corretto in ogni singola occasione. Ovviamente tutto questo è impossibile: è un pensiero infantile immaturo. Abbiamo il diritto di non dominare tutte le situazioni, abbiamo il diritto di avere difficoltà, abbiamo il diritto di non capire tutto al primo colpo, abbiamo il diritto di non conoscere tutta una serie di cose: dobbiamo rivendicare questi diritti, e permetterci di essere noi stessi, così come siamo, in piena serenità, senza più credere che dovremmo essere più intelligenti, più colti, più pronti, meno impacciati, ecc.

Rivendicare il nostro diritto di avere fragilità senza per questo considerarci fragili ci permette di uscire da questa sgradevole paura destinata a risucchiare le nostre energie giorno dopo giorno.

PAURA DEL CONFRONTO

Un’altra trappola dalla quale dobbiamo guardarci è quella del confronto: che ne siamo consapevoli o meno, viviamo facendo confronti. Guardiamo gli altri, la loro vita e la paragoniamo alla nostra, uscendone spesso sminuiti: gli altri sono più bravi, più fortunati, hanno una vita più completa e felice della nostra.

Là fuori ci sembra tutto migliore, tutto più facile: è la famosa ‘erba del vicino’ che è sempre più verde della nostra. Ma anche il fare confronti per dimostrare, a se stessi o ad altri, di essere migliori, tradisce una forte ansia di inadeguatezza. Ogni persona è come un continente, ricca di aspetti e di sfumature che non sono paragonabili, esattamente come non è possibile stabilire quale continente sia il migliore.

È più bella l’Asia o l’Africa? La risposta è soggettiva, ognuno di noi può avere una preferenza, ma certamente questo non rende un continente migliore dell’altro. Le nostre caratteristiche non ci rendono né migliori né peggiori, semplicemente unici. E dobbiamo imparare ad andare fieri della nostra unicità.

PAURA DEL RIFIUTO

La paura del rifiuto è una delle nostre paure più profonde e invalidanti, che ci penalizza soprattutto nell’ambito delle relazioni. Per paura di essere rifiutati barattiamo la nostra integrità. Diciamo più ‘sì’ di quelli che vorremmo, siamo incapaci di porre dei confini equilibrati a noi stessi e agli altri, puntiamo più sul compiacimento che sui desideri autentici del nostro cuore. Ci svendiamo in cambio di apprezzamento e approvazione. La conseguenza di tutto questo è che poi ci sentiamo usati e sfruttati dagli altri, mentre i soli responsabili di questa dinamica siamo noi.

Quando temiamo il rifiuto mettiamo in atto tutta una serie di comportamenti atti ad evitarlo. E tutto questo va a scapito della nostra gioia di vivere. A volte questi comportamenti sono diventati talmente automatici che non ce ne rendiamo neppure più conto. Per questo è tanto importante riconoscere questa paura e liberarcene quanto prima.

PAURA DEL GIUDIZIO

La paura del giudizio ci debilita ed è particolarmente attiva in chi vuole piacere a tutti i costi. Le critiche ci spaventano perché ci fanno sentire inadeguati. Anche quando questa è unicamente una sensazione nostra e non ha alcuna corrispondenza col pensiero altrui.

Nessuna critica, per quanto dura possa essere, ha di per sé il potere di sminuirci o farci sentire sbagliati, ma se questo avviene significa che non abbiamo ancora rafforzato a sufficienza la nostra autostima. Dobbiamo imparare a credere in noi stessi indipendentemente dal grado di apprezzamento che riscontriamo negli altri. E dobbiamo rinunciare al desiderio insano di piacere a tutti. Imparare a prendere le critiche altrui come feedback, invece che come manifestazioni di disistima, ci aiuta a crescere; al contrario, viverle come conferme di una nostra supposta inadeguatezza, non fanno che indebolirci.

Per questo è tanto importante allenarsi a vivere la critica in modo costruttivo e sereno.

PAURA DEL FUTURO

La paura del futuro può assumere molte sfaccettature, la paura di invecchiare, di non riuscire a sostentarsi, di rimanere soli, di ammalarsi, di morire, e così via. Se abbiamo paura del futuro una cosa è certa: non stiamo vivendo pienamente il presente. Le persone che hanno una vita piena e appagante, generalmente sono molto meno preoccupate per il futuro delle altre. Abbiamo paura del futuro quando non riusciamo a vivere nel qui e ora.

La preoccupazione stessa è uno spostamento del nostro focus sul futuro. Concentrarci sul qui e ora è la via per guarire questa paura. Il Coaching Integrale® ci guida a rifocalizzare la nostra attenzione e la nostra energia nel presente.

PAURA DELL’IGNOTO

La paura dell’ignoto caratterizza prevalentemente quelle persone che faticano nei cambiamenti, e che traggono una falsa sicurezza dallo status quo. La paura di spingerci fuori dalla nostra zona di comfort può essere anche molto accentuata in chi privilegia una vita ancorata alle proprie abitudini.

Crediamo che sia la paura dell’ignoto a impedirci di fare nuove, interessanti esperienze, ma la verità spesso è da ricercare nella direzione opposta: è la disabitudine ad uscire dalla propria zona di comfort che poi crea la paura del nuovo. Uno stile di vita sano comprende anche l’avventurarsi in nuove esperienze e lo spingersi oltre il conosciuto.

Non si tratta di fare qualcosa che metta a rischio la nostra sicurezza, bensì qualcosa che, anche se ci reca inizialmente qualche disagio, poi ci ripaga con un dono inestimabile: la capacità di oltrepassare i propri limiti. 

PAURA DEL CAMBIAMENTO

La vita è un perenne divenire, e perenne divenire vuol dire impermanenza, e impertinenza significa cambiamento. Nulla dura per sempre. Lungi dall’accettare serenamente questa qualità intrinseca della vita, ci sentiamo destabilizzati dal cambiamento e cerchiamo di ostacolarlo. Ma quando rifiutiamo di cambiare al ritmo della vita, allora iniziano i guai.

La resistenza che opponiamo al fluire dell’esistenza ci danneggia, e rende tutto più difficile e doloroso. Per accettare il cambiamento, dobbiamo imparare ad avere fiducia in noi stessi e nella vita. Il Coaching Integrale® ci aiuta a fluire con i cambiamenti, non solo senza soccombere, ma traendone insegnamento e forza. 

PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO

La paura di perdere il controllo è generalmente un problema delle persone rigide, che hanno bisogno di poter controllare tutto per potersi sentire tranquille. Ogni volta che qualcosa esce dai propri schemi queste persone perdono la serenità interiore e si sentono in pericolo. Ma la sicurezza che deriva dall’ipercontrollo è del tutto illusoria, e questo proprio perché non si può controllare tutto. Molto meglio riporre la propria sicurezza nella fiducia.

Fiducia non significa che tutto debba andare sempre bene, ma significa sapere di poter contare sulle proprie forze per far fronte a qualsiasi situazione. La rigidità ci impedisce di fluire con la vita: è l’opposto della resilienza. Il Coaching Integrale® ci aiuta a sviluppare la resilienza e cioè la capacità di rispondere in modo costruttivo agli eventi difficili o imprevisti che ci capitano nostro malgrado. Sapendo che siamo sempre in grado di rimetterci in piedi e riprendere il nostro cammino. Qualsiasi cosa avvenga.

PAURA DI METTERSI IN GIOCO

La paura di mettersi in gioco è molto diffusa. Mettersi in gioco vuol dire rischiare: rischiare di sbagliare, di soffrire, di essere rifiutati, di essere derisi, di rimanere delusi. Vivere è molto più impegnativo di sopravvivere, ed è per questo che spesso ci accontentiamo della seconda opzione. Ma è anche vero che quando non viviamo pienamente siamo infelici. Per vivere ci vuole coraggio: il coraggio di rischiare.

Amare vuol dire rischiare di essere abbandonati, rifiutati e traditi; seguire i propri sogni significa rischiare di non raggiungerli e rimanere delusi; avere responsabilità significa rischiare di fare scelte sbagliate; avere successo significa rischiare di perderlo, e così via: ma non provarci nemmeno è ancora peggio. Se vogliamo che la nostra vita abbia un senso dobbiamo esporci e rischiare. La paura di mettersi in gioco è anche una di quelle paure che riconosciamo meno: spesso scambiamo la nostra inerzia per pigrizia ma la pigrizia non è quasi mai la vera causa della nostra immobilità. Mentre lo è la paura.

PAURA DELLA FELICITÀ

Il nostro più grande desiderio, quello di essere felici, è spesso anche la nostra più grande paura: una paura molto ben mascherata e difficile da riconoscere razionalmente. Uno dei motivi principali per cui temiamo di essere felici è perché crediamo di non meritarlo.

Crediamo che la felicità sia qualcosa di riservato a pochi eletti, di cui certamente noi non facciamo parte. Non sappiamo neppure esattamente che cosa dovremmo fare per essere meritevoli, forse essere perfetti, forse dare sempre il nostro massimo, forse essere più capaci, più intelligenti, più buoni o generosi, ma ciò che crediamo è che la felicità non è qualcosa che ci appartiene di diritto.

Del resto ognuno di noi ha qualche scheletro nell’armadio, qualcosa di cui non va fiero, che appartiene al presente o al passato, e quando pensiamo di candidarci per quello stato di grazia, ecco che le porte di quell’armadio si aprono ricordandoci tutti i motivi per cui non dovremmo ambire a tanto. Il Coaching Integrale® ci guida a riappropriarci del nostro naturale diritto di essere felici e soddisfatti di noi stessi, senza più sabotare la nostra serenità.

PAURA DI AMARE

La paura di amare è una delle paure più profonde che abbiamo. E anche una di quelle che riconosciamo meno facilmente. Per evitare di soffrire, tendiamo ad anestetizzare i nostri sentimenti e creiamo, spesso inconsciamente, distanze emotive che sono veri e propri muri tra noi e gli altri.

Il modo in cui creiamo distanza emotiva può essere tanto subdolo quanto inconsapevole: spesso lo facciamo attraverso i litigi o le discussioni che vertono su cose prive d’importanza, oppure attraverso una gelosia esasperata verso un partner che non ce ne dà motivo, oppure ancora attraverso l’incapacità di prendere un impegno, e il non sentirsi mai pronti per vivere una relazione ad un livello più profondo.

È piuttosto comune chiudersi dopo esperienze affettive dolorose, ma, se vogliamo essere felici, non possiamo rimanere chiusi per molto. Non possiamo tenere a riposo il cuore a lungo, altrimenti la nostra vita diventerà un deserto di desolazione e solitudine.

PAURA DEL POTERE

Il potere sviluppa resistenze, a volte più evidenti altre volte più nascoste. Sappiamo che se avessimo potere potremmo fare della nostra vita ciò che vorremmo, ed è proprio questo che temiamo sopra ogni altra cosa: abbiamo paura di mandare all’aria la nostra vita per inseguire qualche chimera, e poi renderci conto di avere sbagliato tutto, ma quando ormai è troppo tardi per tornare indietro.

Facciamo fatica ad associare il potere a un comportamento sano, temiamo che, se fossimo persone di potere, rinnegheremmo i nostri valori, ci faremmo abbagliare da un mondo dorato fatto di affetti finti, di relazioni superficiali e interessate, abbiamo paura che noi per primi potremmo diventare avidi, egoisti, amorali, e perdere così il senso delle cose importanti. Il nostro inconscio trattiene tutte queste paure e molte altre.

Preferiamo stare dietro le quinte piuttosto che sotto le luci della ribalta, perché dietro le quinte ci è più facile raccontare al mondo e a noi stessi quello che saremmo in grado di fare se solo ci fosse data la possibilità di andare in scena, dimenticando però che quella possibilità siamo noi a dovercela dare.

PAURA DELLA PAURA

Chi non consce la paura della paura? È la più insidiosa di tutte perché è una paura indefinita e indefinibile, che non ha neppure un oggetto vero e proprio. La paura di avere paura è la paura di rivivere situazioni invalidanti del passato, di sperimentare lo stesso malessere, di perdere il controllo, di non riuscire a gestire la difficoltà, di stare male, di soffrire. Anche se non so esattamente ancora perché e per cosa, né se succederà.

La paura di aver paura alza costantemente la nostra guardia e il nostro livello di ansia. Questo è particolarmente vero per gli attacchi di panico: chi ne ha sofferto conosce questa paura sottile ed insinuante, sempre presente. Questa paura ci porta a iper-proteggerci, e così facendo, a vivere solo a metà. Dobbiamo liberarci di questa paura invalidante, per poterci sentire ragionevolmente protetti e al sicuro.